venerdì 29 marzo 2013

Lo scheletro in Via Malipiero

I residenti protestano per i ruderi e per lo stato di completo degrado di tutta la zona dove doveva nascere un edificio per ospitare gli studenti universitari. Ma soldi e imprese sono spariti.
Resta la gru, immobile da più d’un anno. E, sotto, lo scheletro di un palazzo cresciuto solo fino al primo piano, con i ferri di chiamata che fuoriescono dai pilastri. Tutt’intorno una vegetazione fitta di erbacce. E rifiuti, acquitrini putridi, bottiglie e polistirolo. Questo cantiere abbandonato si trova in via Malipiero, vicino a via Mecenate. Doveva essere una struttura residenziale universitaria: per questo era stata finanziata nel 2006 dalla Regione con un milione e 140mila euro. I soldi, invece, potrebbero essere finiti in conti accesi nella Repubblica di San Marino e da qui chissà dove: uno degli imprenditori coinvolti nell’operazione, Stefano Raccagni — coinvolto in varie inchieste e sospettato di contatti con personaggi della mala — è sparito in Thailandia e si è visto confiscare dai carabinieri della sezione misure di prevenzione del tribunale tutti i beni, comprese le quote nella Malipiero srl, che doveva realizzare l’immobile. E ora in via Malipiero restano i ruderi.




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