giovedì 18 aprile 2013

Tagliamo questi alberi!

In Via Mac Mahon ci sono gli alberi da tagliare. Non intendo da potare. Proprio da tagliare, eliminare, sradicare.
La loro colpa è che sono di una specie che ha radici superficiali molto forti che mettono a rischio l'integrità dell'infrastruttura tramviaria e quindi dei tram stessi, perciò andranno sostituiti. «Il tram 12 è un'infrastruttura strategica a cui non possiamo rinunciare», precisa l'assessore Pierfrancesco Maran. Almeno 70 olmi, i più sani e resistenti, saranno sradicati e trapiantati poco distante. I restanti, i fusti più malandati, saranno azzerati e sostituiti con nuove specie sulla via. In più, per «compensare» il disboscamento in Mac Mahon, il Comune pianterà 700 nuovi alberi in tutta Milano.
Le proteste ci sono state, come era ben prevedibile. Gridando: «Si fermi immediatamente il progetto e si studi una soluzione alternativa», tipo «trasformare il parterre centrale in una corsia ciclabile e supplire ai tram con i bus». Replica Maran: «Siamo amareggiati, ma l'unico modo per salvare la linea Atm è una ristrutturazione pesante». L'operazione costerà tra i 5 e i 7 milioni di euro.
Non è più il Mac Mahon della Gilda di Testori, ma è pur sempre una stagione di dolori e tradimenti. I cittadini si sentono «derubati», o peggio, «truffati». Il Comune tiene nel cassetto un'ipotesi B e un piano C, «meno invasivi» ma più costosi: per dire, il dibattito non è chiuso. La certezza è che gli olmi, siberiani e infestanti, intralciano le corse dei tram. Le nuove piante selezionate dal Comune sarebbero locali, autoctone; agronomi e botanici le definiscono persino «riqualificanti».

Liberamente adattato dal Corriere della Sera




Continuate a leggerci sul nostro blog

Troverete i nostri articoli sul blog.urbanfile.org